Giano bifronte

La mia vignetta settimanale per il Giovane Avanti

Spada di Damocle su Salvini

La mia vignetta settimanale per il Giovane Avanti

In Germania l’estrema destra fa agguati ai socialisti. Vi ricorda qualcosa?

In Germania l’estrema destra fa agguati ai socialisti. Vi ricorda qualcosa?
In queste ore arriva la notizia che Matthias Ecke, eurodeputato della SPD tedesca, è stato aggredito mentre affiggeva manifesti elettorali.
Poche ore prima a un altro attivista, questa volta dei Verdi, era accaduta la stessa cosa.
Tutto ciò è successo a Dresda, capoluogo della Sassonia, città in cui è forte la radicalizzazione del partito di estrema destra AfD (alleato della Lega in Europa).
Sulla vicenda è intervenuto anche il cancelliere Olaf Scholz, esponente di punta del SPD: “Non dobbiamo mai rassegnarci a tali azioni di violenza, a democrazia è minacciata da questo tipo di atti”.
“I semi gettati dall’AfD e da altri estremisti di destra stanno crescendo. I loro sostenitori sono ormai completamente disinibiti e apparentemente vedono in noi democratici una preda quando si tratta di esercitare i nostri diritti fondamentali. Una democrazia solida non può accettarlo. Lo Stato deve… CONTINUA QUI

Online il nuovo numero del Giovane Avanti.

Sul Giovane Avanti è appena uscito un mensile contenente due miei articoli. Il primo, a pagina 6, è sul voto ai fuorisede alle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Per questo vorrei ringraziare le ragazze e i ragazzi del comitato Voto dove Vivo che mi hanno dato un grande supporto per la stesura. A pagina 8 invece potrete trovare un’intervista alla Senatrice Cecilia D’Elia, la quale mi ha dedicato del tempo per raccontarmi il ruolo della donna in politica e più in generale nel panorama culturale italiano. Ringrazio il Direttore del GA Riccardo Imperiosi e la Vice Direttrice Giulia Cavallari. Di seguito troverete i miei articoli e il link per poter leggere l’intero numero gratuitamente.

La medicina è una cosa da uomini e la colpa è di questo governo.

Lo scorso 20 marzo si è insediato il nuovo Consiglio d’Amministrazione dell’AIFA. Perché è così importante saperlo? Direte voi. Ovviamente non è solo una questione di coscienza civica dato che l’Agenzia Italiana del Farmaco è il più importante ente pubblico a regolare tutto ciò che riguarda i medicinali nel nostro paese; ma soprattutto è importante osservare la composizione di questo nuovo CDA. Come si può apprendere dal sito web dell’AIFA il CDA è composto da quattro membri, più altri due che nonostante lo presenzino non ne fanno parte. La cosa sconvolgente è che tra questi membri nessuna è donna… Per continuare a leggere clicca qui.

Quando il Presidente del Consiglio non riesce a dirlo, ci pensiamo noi: viva l’antifascismo!

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Il significato dell’antifascismo.

Oggi che è il 25 aprile mi è venuta in mente una domanda: ma perché lo festeggiamo? La vostra risposta sarà: “la liberazione!” Ma liberazione da cosa? 

C’è chi pensa, sbagliando a mio avviso, che il 25 aprile si festeggi la liberazione da un’idea politica, quella del fascismo, propria di un partito politico. Non sarebbe sbagliato pensarla in questo modo, se solo la nostra costituzione non dicesse a chiare lettere un paio di cosette. Io non vi parlo di tutta la carta costituzionale, che è composta da 139 articoli, ma della sua parte fondamentale, i primi 12. In particolar modo l’articolo 3 sancisce l’uguaglianza tra tutti i cittadini: nessuno è diverso di fronte alla legge; cosa innovativa dato che fino a quel momento c’era sempre stata una divisione non solo basata su caratteristiche personali ma in particolar modo sul censo e, negli ultimi vent’anni, in relazione all’idea politica. La nostra costituzione, che è antifascista, non lo è perché la XII disposizione transitoria vieta la riorganizzazione del PNF, ma perché nei suoi principi fondamentali sancisce il valore dell’uguaglianza. Una persona è fascista non perché ha determinate idee politiche, quelle sono solo il risultato di una modalità di vivere, di pensare. Il fascista è colui, o colei, che ha paura del diverso. Il fascista è chi non accetta un risultato positivo nel momento in cui le cose cambiano. Il fascista non vuole che la società cambi, perché ha una tremenda paura di ciò che potrebbe incontrare. Quindi il fascista odia, cioè si chiude in se stesso e lascia al di fuori tutto ciò che non gli va a genio. Questo è il fascismo, e ovviamente portato a un livello politico su scala nazionale non può far altro che portare a una tendenza autarchica. Chi oggi non festeggia il 25 aprile perché magari ha simpatie per una determinata area politica, non ha capito nulla. Quando noi diciamo che determinate persone sono fasciste, in particolar modo chi oggi è al governo, non è perché nel simbolo del suo partito ha una fiamma tricolore, ma perché non ha mai detto esplicitamente di amare ciò che è diverso da se stesso. Chi oggi siede a Palazzo Chigi, o alla presidenza della Camera o del Senato, non sa cosa vuol dire amare ciò che è diverso da se stessi. Mussolini odiava il diverso proprio come ora persone come Meloni o Salvini non riescono ad accettare qualcuno, o peggio qualcosa, come un’idea che può passare sulla televisione nazionale, che non sia fatto a immagine e somiglianza di loro stessi. Oggi dirsi antifascista vuol dire avere coraggio, e questo è molto triste. Chi alla caduta del fascismo ha lottato fino a dare la vita, lo ha fatto perché noi non dovessimo avere coraggio. Il fatto che oggi dirsi antifascista sia una presa di posizione politica, ideologica, è il sintomo di una società che sta cambiando in peggio. Un tempo dirsi antifascista non era solo la normalità ma sanciva uno stile di vita ben preciso, cioè quello, magari non di amare, ma di concepire che qualcosa diverso da se stessi potesse essere anche positivo. Oggi invece antifascista non lo è chi ama, ma purtroppo chi non vota a destra. Quindi ritengo che amare sia un esercizio di democrazia, perché se ami qualcosa che è diverso da te vuol dire che certamente sei antifascista.

Italia 25ª su 27 per i diritti.

🏳️‍🌈 Secondo i dati di QueerYouEu Research Report e riportati da @gayit, il nostro paese sarebbe 25esimo su 27 nell’UE in materia di diritti della comunità #LGBTQIA+. Un dato che ci pone ultimi tra i grandi paesi occidentali, davanti solo a Ungheria e Polonia.

🇪🇺 In particolare vengono prese in considerazione nove importanti votazioni al Parlamento Europeo. Il report mostra anche l’importante divisione politica del nostro paese mettendo in luce i partiti più o meno virtuosi. Tra le forze politiche che hanno sempre votato a favore troviamo: #PD, #M5S, #EuropaVerde, #ItaliaViva e #Azione. Al contrario, possiamo vedere come #FratellidItalia, #Lega e #ForzaItalia abbiano votato quasi sempre in modo negativo.

📌 Una situazione che ci pone davanti a un dilemma: continuare su questa strada o cambiare la situazione? Questo perché a giugno, nello specifico sabato 8 e domenica 9, andremo al voto per rinnovare la camera europea. I dati però parlano chiaro, i seggi italiani, che sono 76, andranno per la maggior parte proprio a quelle forze politiche che stanno affossando il nostro paese in materia di diritti.

📣 Secondo te c’è Speranza affinché la situazione cambi? Scrivicelo nei commenti!

In Puglia è guerra aperta, il campo progressista si sfalda.

“E guerra aperta in Puglia dopo che Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha fatto saltare le primarie del campo largo in vista delle elezioni comunali di Bari. Ciò, a detta dell’ex Presidente del Consiglio, sarebbe stato causato dal proseguimento dell’inchiesta aperta poche settimane fa a carico di alcuni esponenti del Partito Democratico locale, rei di aver comprato dei voti in due elezioni di piccoli centri del barese.” […]
Insomma, osservando bene la situazione pugliese possiamo renderci conto di come i possibili, e ora concreti, rischi del campo largo non deriverebbero dal suo, perdonate il gioco di parole, allargamento ai liberali e ad AVS, come qualcuno immaginava; ma il suo più grande pericolo sarebbe proprio la competizione, che oggi sembra implacabile, tra PD e M5S.

Continua su https://www.giovaneavanti.org/giovaneavanti/in-puglia-e-guerra-aperta-il-campo-progressista-si-sfalda?fbclid=PAAaYsUI8xbE1Q5JDFoWwGK75AQR9bNetF_Vuil_m0V6kltiCYet_aSmggdWQ_aem_Afu7j0hRmi0zw8TwD6gGKbjd0V49cgpLim65nn

Costa sta succedendo in Puglia? Il Campo Largo è a rischio?

Di recente si è scoperto che alcune elezioni comunali del barese erano state truccate, ciò ha portato all’arresto di alcuni esponenti locali del PD. Questa situazione ha spinto Giuseppe Conte a rompere l’alleanza con i Dem in Puglia, minacciando di far saltare il campo largo in tutto il paese. Non è sfuggito a tutti però, l’atteggiamento ambivalente che il M5S sta avendo nei confronti del PD dalle politiche del ‘22 fino ad oggi. Non sembra che siano entusiasti dell’alleanza con la Schlein. Infatti, non è un mistero che la Meloni veda come sua principale avversaria la Schlein e non Conte. Una situazione rischiosa per i grillini che stanno perdendo la leadership dell’opposizione. Se il PD avesse vinto le primarie per le comunali di Bari, fatte saltare da Conte, Schlein sarebbe stata investita ufficialmente come guida della sinistra. Clicca qui per andare al post.

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