La meritocrazia non vale in casa Sangiuliano.

Questa è la ciliegina sulla torta. Lo stesso governo che tanto sbandiera la loro finta meritocrazia a destra e sinistra, cambiando radicalmente la nostra concezione dell’istituzione scolastica, oggi decide di affidare incarichi ministeriali alla cieca.

Pensate, il nostro caro ministro Sangiuliano, che in passato si è dimostrato abbastanza ignorante su quasi tutti gli argomenti, decide di assumere un’influencer (a titolo gratuito per fortuna) come “Consigliere per i grandi eventi”. Che detta così può sembrare un nonnulla e invece il 20 settembre a Pompei si terrà il G7 della cultura, per l’appunto un grande evento. Siamo tornati nei discorsi dei nostri nonni, che a noi ormai sembravano esagerazioni, in cui pur di fare favori venivano assegnati incarichi delicati a completi incompetenti. Io ora non voglio fare il nome dell’ influencer coinvolto, anche perché probabilmente già la conoscete. Dopotutto, lo sbaglio non l’ha commesso lei. Chi si trova in fallo è il nostro caro ministro, che non solo dovrebbe avere un codice di condotta morale tale da impedire cose del genere, ma che dovrebbe incarnare il più alto grado culturale presente in questo paese. Bene, se la cultura di Sangiuliano è quella di regalare ad amici e parenti poltrone qua e là, allora è bene che si dimetta.