Forse a destra non se ne sono resi conto ma a largo delle coste calabresi sono morte settanta persone. Per quanto provino a stemperare la gravità della situazione non possono far tornare indietro quelle vite. C’è Feltri che invita i migranti a non partire perché “è un po’ come morire”, peccato che dall’alto della sua arroganza non ha tenuto conto che una buona fetta di migranti scappano dall’Afghanistan, paese in cui se non sei uomo e musulmano rischi seriamente la vita. Oppure c’è il ministro Salvini che tenta di difendere gli uomini della Guardia Costiera dicendo che “gli assassini sono i trafficanti”. Vero, ma anche chi ha ricevuto più volte l’S.O.S. e non è intervenuto ha le mani sporche di sangue. Ma nessuno può battere il mitico ministro Piantedosi il quale non partirebbe se facendolo mettesse a rischio la vita dei propri figli. Io dico che sono i nostri di figli ad essere in pericolo in una nazione in cui sono queste le voci del governo.
Chi oggi vota la destra deve capire che se su quei gommoni ci fossero donne e bambini italiani le parole sarebbero le stesse perché loro non hanno a cuore la vita di cui ogni essere umano ha diritto. Non è tollerabile che una strage di settanta vittime venga stigmatizzata dal Presidente della Repubblica in sostituzione di Palazzo Chigi. Dov’è Giorgia Meloni? Quando all’interno del territorio nazionale muoiono dei bambini una madre non dovrebbe far finta di nulla. Lei e la destra devono capire che la strage di Crotone è un problema tutto italiano.