In questo momento il Partito Democratico è alla ricerca di un leader ma non sembra che stia avendo risultati soddisfacenti. Parlo in qualità di giovane tesserato, che vede messa in pericolo la libertà di esprimere i propri ideali in Italia. Guardatevi attorno: il nostro panorama politico è disseminato di grandi e piccole formazioni illiberali, guadagnatrici dalla disinformazione e dall’estremismo che sempre di più si sta radicalizzando. Prima di oggi il PD sembrava essere il solo partito che potesse contrastare tutto questo ma ormai quella speranza è sfumata. Con le elezioni in Lazio e Lombardia che hanno dato una netta maggioranza alla destra in entrambe le regioni, possiamo dire addio a quel briciolo di fede che ci era rimasto. Attualmente sto leggendo un libro: “Qualcuno era comunista” di Luca Telese. Sono rimasto particolarmente colpito da una citazione riportata: “I comunisti, quando perdono l’idea della rivoluzione, perdono il senso dell’avventura. E i comunisti quando perdono il senso dell’avventura diventano gente noiosa”. Siamo all’indomani della Bolognina, il PCI sta per diventare il Partito Democratico della Sinistra e a pronunciare queste parole è un operaio, Gianni Marchetto. Credo che questa possa essere la sintesi di ciò che sta accadendo ora. Chiariamo, io non sono comunista ma l’intera sinistra di questo paese deriva da loro e una frase così profetica non può essere dimenticata. Che si tratti di comunismo, socialismo o cristianesimo sociale tutti condividono lo stesso fine: arrivare a un modello di società che vada oltre al capitalismo e al consumismo, che metta tutti sullo stesso piano, almeno dal punto di vista della giustizia e della morale. Questo è esattamente ciò che manca al PD. Non abbiamo un sogno. Dicono che il problema della sinistra è che non ha né idee né proposte. Non è così. Noi le idee ce le abbiamo e le risposte le diamo continuamente, il problema vero è che non abbiamo nulla che ci sproni. Come possiamo militare se ogni speranza di una “rivoluzione” è sfumata? Come possiamo batterci se il più basilare dei princìpi, non allearsi con il nemico, non viene rispettato?
Questo appello è rivolto a tutta la vecchia e la nuova dirigenza del Partito democratico.
Negli ultimi anni abbiamo avuto segretari socialisti, liberali e democristiani ma nessuno è riuscito a fare ciò che serviva davvero: donarci una speranza. Perché senza speranza l’ideologia lascia il posto alla convenienza, e a nessuno conviene un giovane ispirato, pronto a mettere bocca dove serve.